Portami via
come uva saporita la servo a te su un vassoio,
tu sdraiata dolcemente l’ assaporavi,
frutto dell’impazienza di averti mia.
Come sfoglie d’oro i veli della passione adagiati sul tuo corpo,
la nostra vita come cavalli bianchi liberi nella corsa,
nel sentiero i fiori sbocciare al tuo passaggio.
La clessidra conta i granelli di sabbia,
come io conto il tuo batter d’occhi,
laghi lacrimanti al morso dell’indifferenza.
Il tintinnio della campana fuori al pergolato batte il nostro tempo,
lieve e fragile il respiro tuo nella mia mente,
come pietre in un fiume,
resisteremo alle forti correnti della vita.
Roberto Mattei